
Storia dell'arte
Statua bronzea detta “Larringatore"
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- Category: Storia dell'arte
- Creato: 11 Gennaio 2017
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Per il celebre magistrato etrusco, J.J. Winckelmann sembra seguire l’interpretazione come Aruspice (sacerdote preposto ai rituali divinatori) avanzata da Felice Ciatti e Anton Francesco Gori.
Sarà Luigi Lanzi a coniarne il nome convenzionale, riferito al gesto di colui che si accinge a silentium manu facere per tenere un'arringa. La statua del “Metellino”, come lo chiamava Winckelmann, è, secondo l'iscrizione, di Avle della gens dei Meteli, figlio di Vel e di Vesi, dedicata al dio Tece Sans’, probabilmente "Tece padre", il cui santuario era proprio nella valle di Sanguineto, sul confine tra i territori di Cortona e Perugia.