Storia dell'arte

Paul SIGNAC, La boa rossa (1895)

I principali interpreti del Pointillisme francese furono George Seurat (1859-1891) e Paul Signac (1863-1935); attorno al movimento gravitarono, però, altri pittori, seppure per breve periodo, come Camille Pissarro o, da giovane, Henri Matisse.

La loro pittura si basò sulla rigorosa sperimentazione delle leggi ottiche e sull’applicazione di regole geometriche, necessarie per definire gli impianti compositivi e calibrare i rapporti proporzionali tra le figure. I pittori studiarono le ricerche dei fisici ottocenteschi e spesso si dedicarono essi stessi ad elaborazioni teoriche: Paul Signac, nel saggio Da Eugène Delacroix al neoimpressionismo (1899), affermò lo stretto legame tra stile e scienza.

Paul Signac, La boa rossa, 1895. Olio su tela, 65x81 cm. Parigi, Musèe d’Orsay.

Signac applicò la tecnica divisionista in modo più libero. Aumentò sempre più la dimensione dei tocchi di colore, fino a creare reticoli di ampie tessere, che gli consentirono di superare la rigidità della pittura di Seurat e di anticipare alcune soluzioni che saranno poi fatte proprie dai movimenti espressionisti.